domenica 22 novembre 2015

Obice: Torino, aula magna: si parla di gender

Si tratta di qualcosa che non esiste, ma vi si dedicano il rettore di un’università e il sottosegretario al Miur. Ecco il programma:

Chi scrive per il quotidiano La Croce e chi semplicemente lo legge sa bene e che normalmente i sostenitori della (dis)educazione gender amano mentire fino all’inverosimile. Sostengono i gender studies ma negano l’esistenza del gender; sostengono Judith Butler Money e Derrida ma negano il gender; In Italia vogliono il ddl Fedeli pro gender e poi dichiarano come Sara Garbagnoli che tale termine è una invenzione del Vaticano e dei cattolici, sempre pronti a complottare contro il mondo. Insomma, siamo alle solite: una minoranza di furbetti ben strutturata e potente mediaticamente cerca con ogni mezzo, pure sporco: dal vittimismo alla calunnia, di manipolare la realtà e imporre il proprio pensiero.

Non occorre pensare a scenari lontani da casa propria, oppure aspettare il prossimo talk show per scoprire tali “bizzarrie pericolose”. A volte è necessario uscire sotto casa, e guardarsi attorno nel proprio quartiere, nella propria parrocchia, nella propria università.

Così per Torino, la città dove vive chi scrive.

Ecco, questa Domenica 22 novembre si terrà dalle 9 alle 13:30, presso l’Università di Torino - Aula Magna della Cavallerizza Reale, un convegno dal titolo “A scuola insieme! Gender Vs. Istruzione, Educazione, Differenze”.

Come si diceva all’inizio dell’articolo, gli organizzatori sono i soliti che negano il gender ma poi infine lo propagandano e lo “insegnano pure”. Sarà in prima fila il Torino Pride e non mancheranno i rappresentanti del PD, della rete Ready. La mattinata sarà divisa in tre moduli.

Il I dedicato alla “menzogna gender” vedrà impegnati Chiara Bertone – Sociologa della Famiglia, Università del Piemonte Orientale, Vittorio Lingiardi – Università La Sapienza, Alessandro Lombardo – Presidente Ordine Psicologi del Piemonte, Michele Potè – Avvocatura per i Diritti Lgbt ‐ Rete Lenford 

Successivamente, sarà il turno di “La Politica e le azioni istituzionali di contrasto Gender”: presenti Sen. Francesca Puglisi ‐ Segreteria naz. PD Responsabile Scuola, Università e Ricerca, On. Micaela Campana della Segreteria naz. PD Responsabile Welfare e Terzo Settore, Sen. Alberto Airola – Diritti LGBT ‐ Movimento 5 Stelle, Ilda Curti – Rete Ready Nazionale.

“Educazione alle differenze” il titolo del III modulo, con Pietro Rapisarda – D.S. IPS J. B. Beccari di Torino, Gianmaria Ajani ‐ Rettore dell’Università degli Studi di Torino, Davide Faraone – Sottosegretario Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca (non ancora confermato).

Concluderanno Alessandro Battaglia – Coordinatore Torino Pride GLBT, Elisa Trovò – Responsabile Regionale Coordinamento Genitori Democratici.

Il tutto è stato voluto dalle seguenti associazioni:
AGEDO Torino - Arcigay “Ottavio Mai” Torino
Associazione Culturale e Ricreativa “Sauna 011 Club”
Associazione di Volontariato LAMBDA
Associazione Famiglie Arcobaleno
Associazione GattoNero
Associazione LGBT Quore
Associazione TeSSo
Associazione Viottoli, Pinerolo
Centro Studi e Documentazione “Ferruccio Castellano”
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Gruppo Gayitineris
Gruppo L’Altra Martedì
Gruppo Luna
L’Altra Comunicazione
Maurice GLBTQ
Polis Aperta
RGR Rete Genitori Rainbow
Tessere Le Identità

Ora nascono spontanee alcune domande: Perché a questo evento devono partecipare due alte figure istituzionali dello stato, quali il rettore dell'università di Torino e il sottosegretario del ministero dell'istruzione? Come mai tra le associazioni organizzatrici compare l'associazione "Sauna 011"?

Già le altre non hanno molti titoli per affrontare un tema delicato come l'educazione dei bambini, dei ragazzi, ma questa non solo ne è carente, bensì merita l'esclusione assoluta, dal momento che propone tutta una serie di servizi pornografici per adulti omosessuali, tra cui il "glory holes": visitarne il sito per credere attraverso i propri occhi. È ovvio che qui non interessa educare al bene i giovani ma come circuirli per soddisfare voglie "adultocentriche": si avvicinano alle idee del militante lgbtqi Mario Mieli, che era assai erotizzato dalla purezza dei bambini. Si esagera a dire queste cose? Molto probabilmente no: che motivo c'era di far partecipare la Sauna ad un evento per l'educazione dei giovani? Ma il rettore e il sottosegretario sono a conoscenza di questo aspetto Anche se parteciperanno al convegno, sono consapevoli che il gender non è una finzione? Magari lo sono; peccato che non potranno riconoscerlo. Nel mondo dell'istruzione e della cultura aleggia la censura e il controllo del pensiero unico: pensiamo solo a come i gender studies si sono diffusi in questi ultimi anni: interi dipartimenti sono stati costretti ad adottarli e chiunque abbia provato o provi a far riflettere su di essi ha rischiato, rischia il linciaggio mediatico e l'ostracismo.

Occorre ripeterlo: il gender è una minaccia vera: negata a parole con l'uso di una neo-lingua, purtroppo imposta nel concreto. È un'ideologia; perché è imposta con la forza e non considera la realtà. La conferenza del 22 conferma esattamente ciò.

Il sano realismo filosofico, concreto autentico, richiede, prima di affrontare i problemi, di riflettere, chiedersi le cause all'origine di essi. Solo così si potranno trovare le soluzioni. Le domande sono state poste, si è capito cosa c'è in gioco. Perciò, il Circolo La Croce Torino darà battaglia affinché il rettore Ajani e il sottosegretario Faraone tolgano la propria adesione alla giornata del 22; affinché i giovani di ogni età non si tocchino; affinché l'ideologia gender non influenzi la loro crescita; affinché l'associazione Sauna 011 non venga più coinvolta in eventi che prevedono l'educazione.


Quotidiano La Croce - 20/11/2015





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